IO, GIORGIO, JORGE E GLI ALTRI

 CAPRONI MADRID 2015

 

Cari amici,

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Io, Giorgio, Jorge e gli altri

Convegno internazionale su Giorgio Caproni e i poeti spagnoli è stato organizzato dal Dipartimento di Italiano della Facoltà di Filologia dell’Università Complutense e dall’Istituto Italiano Cultura, con la direzione scientifica di Elisa Martínez Garrido e Alessandro Ferraro (cui collaborazione ha già dato vita, a Madrid, a un Homenaje a Giorgio Caproni nel marzo del 2013 e a un corso universitario nell’inverno successivo, questo Convegno è di entrambi gli eventi la naturale, attesa e gradita conseguenza).

Giorgio Caproni è oramai un classico del Novecento letterario italiano e la sua poesia, grazie alla forza dei contenuti e allo splendore dello stile, sta ricevendo dall’Europa un’attenzione pari a ci  che all’Europa è riuscita a dare in più di mezzo secolo: la profondità e l’universalità di migliaia di pagine pur così semplici e personali (dall’esordio Come un’allegoria del 1936 alla raccolta postuma Res amissa del 1991, con capolavori quali Il passaggio d’Enea, Il seme del piangere, Il muro della terra, il Congedo del viaggiatore cerimonioso, Il franco cacciatore e Il conte di Kevenhüller).

Se la Francia ha “adottato” l’autore italiano molto presto, la Spagna non si è mostrata indifferente alla sua poesia e nel 2015, a venticinque anni dalla morte, anche nel paese di Machado, Lorca, Salinas e Guillén è giunto il momento di dedicare a Caproni (grande poeta ma anche raffinato traduttore e sensibile lettore dei colleghi spagnoli) due intere giornate di notevole livello scientifico e artistico: martedì 20 e mercoledì 21 ottobre ci sarà spazio per una tavola rotonda coordinata da Laura Pugno con cinque poeti affermati (Enrico Testa, Jorge Urrutia, Jaime Siles, Pedro Luis Ladrón de Guevara e Juan Carlos Reche), una lezione musicale di Lorenzo Peri sul rapporto fra Il conte di Kevenhüller e le note di Beethoven, con l’apporto di  Donatella Danzi e Pedro Zarate Duque, che leggeranno alcune traduzioni inedite, e ovviamente le relazioni d’importanti studiosi italiani e stranieri (fra cui Gian Luigi Beccaria, Aurora Conde Muñoz, Anna Dolfi, Adele Dei, Paolo Zublena, Patricia Peterle, Luca Zuliani, Elisa Donzelli, Marco Carmello e Margherita Quaglino).

Un convegno che s’inserisce all’interno della Semana de la Lengua Italiana en el Mundo (19-24 ottobre) e che si preannuncia aperto, attraente e moderno, dalla struttura del programma, leggero e variegato, all’illustrazione realizzata da Alisa Fomina, artista di origini bielorusse attiva a Madrid: un ritratto di Giorgio Caproni circondato da un’esplosione di immagini evocative dei suoi versi (bicchieri, biciclette, rondini, anche un’idrometra), che nella locandina ufficiale dell’evento s’accompagna a Una canta una canzone, la versione in italiano, firmata dallo stesso Caproni, di Cualquiera canta un cantar, quattro strofe con cui Manuel Machado riflette sul ruolo e il destino della poesia rivolgendosi l’amico Jorge Guillén:

Finché non le canta il popolo

le strofe non sono strofe,

e quando le canta il popolo

nessuno sa più l’autore.

Questa è la gloria, Guillén,

di chi compone canzoni:

sentir dire la gente

che non le ha scritte nessuno.

Fa’ in modo che le tue strofe

finiscano tra il popolo,

e cessino d’esser tue

per essere degli altri.

Ché a fondere il proprio cuore

con l’anima popolare,

ci  che si perde del nome! s’acquista d’eternità.

Fra la poesia di Caproni a la gente di Madrid si colloca il Convegno al quale siete tutti invitati!

 

 CONVEGNO CAPRONI 2015 MADRID PROGRAMMA

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